SOLIDARIETA’ AI ROM DI MILANO

Aderiamo e partecipiamo all’iniziativa di mercoledì 2 dicembre in piazza S.Babila contro gli sgomberi e le azioni messe in atto dal comune di Milano nei confronti della popolazione Rom. Quelli di via Rubattino e via Forlanini non sono che gli ultimi di una serie di interventi gravissimi innanzitutto perchè ledono la dignità delle persone Rom coinvolte, sottraendole alle loro abitazioni, alle relazioni di comunità e negando loro diritti basilari come quello all’istruzione dei minori e più in generale alla salute.  

Non secondariamente denunciamo la matrice marcatamente razzista e ideologica di queste operazioni e di una politica che amplifica le condizioni di marginalizzazione dei Rom e dei Sinti, in nome di un immaginario e una percezione sociale falsata e pericolosa, che continua a generare gravissimi episodi di violenza nei confronti dei Rom in tutta Italia. 

LGBTQ DALLA RIVOLUZIONE ALLE.. RONDE?


'Magna Carta' 20.11.09 immagini 
 
Un’iniziativa per avviare una dovuta riflessione sulla storia del movimento LGBTIQ italiano e sul suo rapporto con gli altri movimenti. Dalla ‘rivoluzione’ alla ‘integrazione’: come è cambiato il movimento omosessuale (oggi, LGBQ) dagli anni della sua internità ai movimenti della seconda metà degli anni ’70 sino ad oggi (e alla tentazione integrazionista). 
 
Oggi la comunità lesbica gay trans italiana è colpita da episodi di intolleranza e violenza, ma è anche acriticamente condizionata da quella “cultura del pericolo e dell’emergenza” su cui il governo italiano ha imposto il suo autoritarismo.
Queer* against racism rifiuta per le persone lesbiche, gay, transessuali e intersessuali il ruolo di povere vittime pronte a richiedere protezione a quel governo il cui atteggiamento misogino e razzista è responsabile del nuovo clima di intolleranza per tutte le minoranze che è ampiamente diffuso in Italia. 
 
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'Magna Carta' 20.11.09 immagini 

UNA VIPERA SARO’

 
La violenza su lesbiche, gay, trans in Italia è politicamente motivata. Non viene per caso ma è parte della grave ondata di razzismo che destre vecchie e nuove alimentano per puri scopi di lotta per il potere – nel silenzio o spesso con l’appoggio di opposizioni centriste sempre più conniventi e ipocrite.
Rigettiamo il disprezzo che politicanti corrotti e sessisti riservano per gay, lesbiche e trans per coprire, grazie al servilismo dei media, un costume politico che scambia prestazioni sessuali, responsabilità di governo e risorse pubbliche in un intollerabile mercato delle vacche.
E’ quel disprezzo che legittima e dà impunità alla violenza e prevaricazione sulle LGBTQ, dai piccoli episodi di umiliazione, agli insulti, alla violenza dei coltelli e delle bombe carta.
A causa di ciò, la violenza non si combatte certo con nuove misure poliziesche o rivolgendoci agli autori del famigerato pacchetto sicurezza – i principali responsabili politici del problema razzismo.
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 09.09.09 No violenza omofobica

QUEER CONTRO IL RAZZISMO


A una settimana dalla ricorrenza della giornata mondiale contro l’omofobia scendiamo in piazza il 23 maggio come queer* against racism insieme a le/gli immigrate/i per urlare NO a ogni forma di razzismo.
Omofobia, xenofobia e razzismo sono pericolosamente aumentate nella società italiana, sotto un governo di destra tenuto in scacco dalla lega, in nome di una libertà di espressione astratta e ipocrita che dimentica i valori espressi dalla nostra costituzione democratica e antifascista.
Il razzismo interviene ogni volta che si distingue tra chi ha diritto ad avere diritti umani e chi no – tra chi è considerato ‘pienamente umano’ e chi no. Questo processo di disumanizzazione coinvolge oggi non solo le/gli immigrate/i, ma anche lesbiche, gay, trans e intersessuali, discriminati socialmente e giuridicamente anche a causa delle ingerenze politiche degli integralismi religiosi, a partire da quello cattolico.
Immigrate e immigrati LGBT si trovano così doppiamente discriminate/i, tanto sotto il profilo della cittadinanza che della autodeterminazione, e subiscono razzismo (xenofobia e omofobia) sia per la cultura di provenienza che per la sessualità. 
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UN URLO CONTRO L’OMOFOBIA

 
Il 17 maggio 1990 l’omosessualità è stata depennata definitivamente dall’elenco delle malattie psichiatriche. Ma non c’era bisogno del ravvedimento degli ‘psico-nazisti’ per sapere che sono piuttosto l’omofobia, e in generale la paura della liberazione e della diversità di ogni tipo (sessuale, etnica e culturale), a rappresentare vere e proprie patologie sociali!

La "cultura" politica italiana risulta ancora oggi profondamente affetta dall’omofobia, contagiata da quegli agenti patogeni che sono i gerarchi della chiesa cattolica e i loro scagnozzi presenti nei partiti di destra e di centro-sinistra. [leggi tutto > continua]